CI VOLEVA IL RULLO


Lavori e lavoretti domestici, fai da te e bricolage: se fatti in clima vacanziero diventano piacevoli incombenze; se devono essere poi realizzati non dentro ma sull’uscio di casa, sono una fantastica occasione di socializzazione.

Le case della Costa si ripopolano d’estate e via Rossi ti si rianima.
La Costa.. si.. Mormanno pur a 840 m ha un Faro, il quartiere Costa e perfino via Marinella.
Se gli oceani si innalzeranno ancora la nostra toponomastica è già aggiornata.

Dicevo dei lavoretti fatti fuori dal portone. Chi passa e, attivando i neuroni specchio, si immedesima in un compito piacevolmente faticoso, si sente in obbligo di salutare (è il minimo) o di fermarsi a fare due chiacchiere.


Ve ne riporto alcune, in ordine sparso.

  • Attento, stai gocciolando (premuroso).
  • La lunghezza del pennello non fa la perizia del pittore (allusivo… ma vale anche al contrario?…).
  • Anch’io sto imbiancando casa… guarda ho ancora i segni della vernice sulle braccia (partecipe).
  • Quando finisci da te vieni anche a risistemare il miei stipiti (opportunista).
  • Mi hanno portato un cesto di zucchine, te ne lascio due (generoso).
  • Hai finito? Lavori anche oggi che è domenica (sindacalista).
  • Vado a mangiare … pasta e fagioli, se vuoi sei mio gradito commesale (ospitale).
  • Quando sei venuto..e quanto resti ? (la frase più pronunciata nella settimana di ferragosto).
  • Mi piace, potresti proseguire con gli stessi colori per i portoni della strada (esperto di decoro urbano)
  • Tu sei il Dott… Ti ho visto in televisione! (multimediale).
  • Bel lavoro ma qui si riconoscono le pennellate. Ci voleva il rullo…(definitivo e… tombale).

2 pensieri riguardo “CI VOLEVA IL RULLO

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