Ingorgo a Papasidero

Il pullman parte da Mormanno all’alba… i due bar della piazza sono aperti, non ci sono
avventori ma forse non faccio in tempo a prendere un caffè.
Salpiamo in orario, io e l’autista, che conosce a memoria le curve tortuose che da 840 metri sul Poĺllino portano “alla marina”,  dove ho un treno alle 10.00.


Il cartello recita…”non parlare all’autista” ma in realtà è  lui che sbraita al telefono con un collega e parla all’unico, assonnato passeggero.
Fino ad Avena conosco quasi tutto del mio Caronte, amori, reddito, orientamento politico e convinzioni parapandemiche.


Prima di Papasidero incrociamo la vettura di linea che fa il tragitto opposto.. vuota. La strada è stretta e tortuosa e negli unici 20 metri di rettifilo  i due autisti si scambiano saluti e informazioni.
“A Papasidero c’è una Clio nera nella solita strettoia.. a salire ce l’ho fatta, perché la strada è  più  diritta, tu a scendere avrai enormi difficoltà perché esci da una curva”.
Comincio allora a confortare il mio nocchiero e lo carico come prima una gara. Arriviamo in paese e Caronte ci prova convinto e motivato, ma per la legge della impenetrabilità dei corpi le fiancate non passano tra la Clio e la balaustra.


Scendo allora per fare manovra ma è oggettivamente impossibile. L’autista chiama i Cabinieri. “Prima di un’ora non riusciamo ad arrivare”.
Provo, da abitante di città, a suggerire l’intervento di un carro attrezzi ma sono guardato con sufficienza.
Il bar è aperto… faccio colazione intanto.
La signora batte qualcosa sui tasti della cassa ma lo scontrino non esce. Se fossi stato un finanziere in borghese mi  sarei fidato della momentanea empasse dello strumento.


Esco e la situazione è ancora in stallo. Il bus è  indietreggiato in uno slargo per dare transito alle rarissime macchine, l’autista fa una sonora clacsonata che alle 7.00 sveglia mezzo paese. Un ragazzone in canottiera e tatuaggi esce dal bar, qualcuno si affaccia in mutande dai balconi. Ecco di buon passo un giovane carico di valigie e una borsa da cui escono appaiate due scarpe da tennis… bagagli fatti di corsa. Oltrepassa l’ostacolo, ha fretta e fa finta di ignorare il nostro problema. Il canottiere lo blocca chiamandolo per nome “sai di chi è questa Clio ?” e il giovane, categorico, girandosi senza fermarsi “di Giuseppe, il figlio di  XXX.. sicuro al 100 %”
Allora una signora inciabattata e spettinata dal terrazzo del secondo piano dice “ho il suo numero di cellulare” e lo detta al canottiere, che lo chiama, lo sveglia e gli spiega la gravità  del caso… “fai presto, tra poco arrivano  i Carabinieri”.


Per fortuna ho quasi due ore di comporto per il treno e quindi mi gusto la scena e la frescura.
Dopo un quarto d’ora arriva Giuseppe in mutande e con gli occhi di sonno…”non ho preso neanche il caffè”, confida al telefonista, che nel frattempo si congratula col ragazzo delle scarpe il quale a sua volta scende in macchina direzione mare (“bravo… stai a Londra ma ti ricordi a memoria di tutte le auto del paese !”).
Finalmente ripartiamo.
Dopo qualche curva i Carabinieri richiamano l’autista “dalla targa che ci ha dato la vettura risulta intestata a Giuseppe XXX” … ma oramai il caso è stato brillantemente risolto.

Ingorgo a Papasidero

Luigi Paternostro. Una vita di studio, ricerca e condivisione.

Prima insegnante dal 1950 al 1969 a Mormanno (CS) e poi Direttore didattico. Dopo un’esperienza calabrese di cinque anni passa a Firenze ove opera dal 1975 al 1992 in varie scuole del Quartiere 2: Pilati, Diaz e Giotto.
Funzionario fortemente impegnato e motivato, è stato insignito dal presidente della Repubblica del titolo di Cavaliere Ufficiale al merito.
Da Pensionato, ha continuato ad occuparsi soprattutto della sua terra, dedicando al natio loco una inesauribile serie di scritti.

MORMANNO FAVOLA DI UNA REALTA’
Tipografia Stella, Firenze (1981)

GLI ALTI BRUZI E IL LORO LINGUAGGIO VOCABOLARIO
Tipografia Stella, Firenze (prima edizione 1985)

IL VOCABOLARIO DIALETTALE DEGLI ALTI BRUZI
Tipografia IL COSCILE, Castrovillari (seconda edizione 1995)

MORMANNO UN PAESE…NEL MONDO
Tipografia il COSCILE, Castrovillari (prima edizione 1999)

UOMINI, TRADIZIONI, VITA E COSTUMI DI MORMANNO
Phasar Firenze, (prima edizione 2000)

RICORDI DI VITA MAGISTRALE
Phasar Firenze, (prima edizione 2001)

MORMANNO UN PAESE…NEL MONDO
Phasar Firenze, (seconda edizione 2007)
Consultabile su ARCHIVE.ORG

DIZIONARIO DIALETTALE ETIMOLOGICO MORMANNESE
Edito a cura dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Mormanno. (terza edizione 2009)

NOTABILI ED INTELLETTUALI SUL PONENTE DELLA CALABRIA CITRA
Grafiche Zaccara, Lagonegro 2010

POVERI E RICCHI DEL SETTECENTO MORMANNESE
Phasar Firenze, (prima edizione 2015)

LA PLEGGIARIA GRATUITA A FAVORE DEI CITTADINI DI MORMANNO
Phasar Firenze, (prima edizione 2015)

PASSEGGIANDO PER IL POLLINO
Phasar Firenze, (prima edizione 2015)
Consultabile su ARCHIVE.ORG

MORMANNO ATTRAVERSO I SECOLI
Il volume contine quattro testi gia editi, riveduti e corretti
a) Poveri e ricchi del ‘700 mormannese
b) La pleggiaria gratuita a favore dei cittadini di Mormanno
c) Uomini di Mormanno
d) Mormanno …un paese nel mondo carrellata su opere e uomini di chiesa Ediz. Phasar Firenze (2019)

GLI ALTI BRUZI E IL LORO LINGUAGGIO
Dizionario etimologico del dialetto di Mormanno corredato da storia e tradizioni
Phasar Firenze, (quarta edizione 2019)
Consultabile su ARCHIVE.ORG

RICORDI DI VITA
Phasar Firenze, (2019)
Consultabile su ARCHIVE

RICORDI DI VITA MAGISTRALE
Phasar Firenze, (seconda edizione 2019)
Consultabile su ARCHIVE.ORG

BOLLE DI SAPONE
Con introduzione-presentazione del compianto amico prof. Luigi Maradei Inedito 2020

IL CIRCOLO CACCIATORI DI MORMANNO
Più di un secolo di storia del sodalizio
Phasar Firenze, (2020)

Tutti i testi, tranne i due ultimi, sono in dotazione della Biblioteca Civica di Mormanno.

Ritratto del Maestro Fedele Barletta