ANATOMIA … Fotografica e per Tutti… a VARESE!

Lo scorso 19 gennaio sono stato ospite del Dipartimento di Medicina dell’Università Insubria di Varese.
L’occasione era l’inaugurazione di una mostra permanente realizzata con una serie di splendide fotografie dell’Amico Dott. Carlo Benedini.
Carlo, mosso da comune passione per l’Anatomia, ha avuto la pazienza di seguirmi in numerose dissezioni svolte presso ICLO, Verona (Anatomy Lab), durante le quali ha realizzato un numero infinito di bellissimi scatti. Da questa immensa mole di immagini ha distillato quelle più significative, che sono diventate prima la colonna portante di una pagina Instagram di successo (Anatomia Fotografica), la mostra di Varese e infine un volume di oltre duecentoquaranta tavole commentate che uscirà, con la prefazione del Prof. Alessandro Palazzolo, per i tipi di Piccin.

Voglio di cuore ringraziare la Prof.ssa Marina Protasoni, appassionata Docente e fine Anatomista, che ha voluto fortemente l’esposizione e ha organizzato la giornata di presentazione della stessa.

Grazie al Prof. Giulio Carcano, Direttore DIMIT (Dipartimento di Medicina e Innovazione Tecnologica) e al Prof. Alberto Passi, Presidente della Scuola di Medicina, ai Colleghi presenti, Prof. ssa Marcella Reguzzoni, il Prof. Pier Antonio Zecca. Grazie ai numerosi, attenti e partecipi Studenti del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, ai quali ho raccontato di come l’evoluzione ha modellato il nostro corpo e in particolare Sistema Nervoso Centrale.
Il titolo della relazione era “L’uomo è un animale addomesticato?” La risposta è “sì…” ma se volete sapere da chi venite a scoprirlo ai prossimi appuntamenti con Anatomia per Tutti!

LA LUNA SUI MURI

F.:  Allora stasera parliamo del nostro Amore..

D:  Ah ah ah ah ah ah

F.:  Perché ridi?

D:  Ma se ci siamo visti in tutto per due ore…

F.:  Quasi tre ..ma ci siamo baciati tutto il tempo !

D:  Si … lo spritz lo abbiamo trangugiato, ricordi il taxi ci aspettava… non sarà stato quello ?

F.:  Forse, ma non solo .. soprattutto da quella sera ci siamo pensati e, io nel tuo cuore e tu nel mio, abbiamo lasciato un pezzetto di noi…

D:  È vero e in questi giorni te l’ho sempre detto e scritto …

F.:  E con quel pezzetto dell’altro abbiamo continuato a parlare, non parlandoci addosso ma costruendo un dialogo vero, fatto però più di brividi e di occhi sbarrati all’improvviso che di parole che si possono ridire o scrivere…

D:  Va bene, mi hai convinta… parliamo del nostro amore..(sorridendo) .. cosa mi vorresti dire?

F.:  Una sera di tanto tempo fa con due amici nottambuli e razionali cercammo di farci uno schema delle differenze del modo di amare tra uomo e donna, per quel poco che nel frattempo avevamo capito …

D:  Come gli schemi e gli appunti per studiare …

F.:  Sì qualcosa del genere… non volevamo farci trovare impreparati!

D:  E cosa vi siete … schematizzati?

F.:  Per prima cosa semplificammo il modo di amare, maschile e femminile …. dicendo che il primo è concreto il secondo ideale.

D:  Cosa vuol dire?

F.:  L’uomo che ama vuol fare delle cose per l’amata. Regala fiori, oggetti, prima magari banali per non sbagliare, poi sempre più adatti alla persona che li riceve. Cerca di capire le situazioni. si prodiga per risolvere problemi… insomma c’è, concretamente.

D:  E per la donna?

F.:  L’amore, quando arriva, è un orgasmo irrefrenabile, un  knock down improvviso, quando lei sovrappone l’idea del suo principe azzurro con quello che vede o vuole vedere nella persona che ha di fronte.

D: E quindi è un tutto nulla… come l’eccitazione dei neuroni !

F.: I tuoi mi pare sono sempre attivi … sul TUTTO…

D:  (sorride)

F.:  Un tutto che resta tutto e dà l’idea dell’infinito, per tutto il tempo in cui la donna ama.

D:  È una semplificazione… lo sai ?

F.:  Lo so ma eravamo giovani e razionali… o meglio ci sforzavamo di esserlo

D:  Giovani?

F.:  Razionali… scema… guarda,  se immagini la cosa come un grafico, vedi per l’uomo una linea che cresce e per la donna una linea altissima e parallela all’asse delle x…

D:  Chiarissimo… ammettiamo che tutto ciò sia vero, tutto o in parte, dove vuoi andare a parare?

F.:  Aspetta, devo aggiungere la seconda considerazione… quella che a me Attilio e Giuseppe fu chiara verso le tre di notte … quando si alzò da est una palla di luna prima gialla di polenta, poi sempre più limpida e splendente….quando oramai ci era passato il sonno e potevamo parlare appoggiati ai muri delle nostre case senza timore di essere ascoltati dai “grandi”  … arrivammo alla conclusione  che  l’uomo quasi sempre ama con spirito paterno e protettivo … bada bene, non è una questione di eventuale differenza di età.
Questo è un modo istintivo, riflesso forse o emulato;  chi sentiamo di poter amare diventa quasi  nostra figlia… Non mi fraintendere, sto parlando soltanto di attributi di relazione, per altro assolutamente paritaria.

D:  Non parlare difficile… quindi vorresti dire, al contrario, che sotto sotto nell’amore di una donna per un uomo c’è una sorta di riflesso dell’amore verso il padre ?

F.:  Alla fine si, ed è anche per questo che vi fate meglio e prima una ragione per un amore che finisce… Perdere un padre è doloroso ma tutto sommato naturale, perdere una figlia non lo è affatto.

D:  E quelli che si invece amano come fratelli? E tra persone dello stesso sesso ?

F.:  I fratelli alla fine sono due amici, forse fin dall’inizio… e se si lasciano la cosa viene accettata, perché spesso è normale che crescendo i fratelli prendano strade diverse, ma il legame resta …
Invece alla tua seconda domanda non so rispondere bene… forse si creano le stesse dinamiche o forse no. Potrebbe esserci una alternanza dei “ruoli” e così ciascuno può vedere meglio il punto di vista dell’altro e dal  punto di vista dell’altro.

D:  È un ragionamento affascinante… Ma con noi che ci azzecca ?

F.:  Centra, perché quel bacio inaspettato e repentino ci ha messo subito su un livello di verità imprevisto, straordinario, su una strada senza maschere o inganni, su una meravigliosa alternanza di ruoli, insomma una situazione che sarebbe un vero peccato non poter vedere come continuerà a colorarsi; una storia che non era negli schemi di Attilio e Giuseppe, ai quali ti giuro, vorrei raccontarlo, quel bacio… se solo ci fossero i muri e la luna di allora.

D:  Non racconterai i fatti nostri in giro?

F.: No, ti giuro, non li saprà nessuno….

RIFRAZIONI ROTAZIONISTE

Dopo Cromatismi in Rotazione (Apollo Ed. 2020) di cui ho già scritto alla sua uscita, il Maestro Rocco Regina torna a stupirci con  Rifrazioni rotazioniste (Apollo Ed. 2023).

Dodici quadri di ispirazione astrattista sono “fisicamente“ ribaltabili e interpretabili dai quattro lati in modi e maniere non finite.
Sul gioco del limite tra noto e inesplorato ho scritto per il Maestro e Amico questi dodici componimenti che ho il piacere di farVi leggere avulsi dal contesto del Volume, a cui tuttavia rimando per una immersiva esperienza pentadimensionale: larghezza, lunghezza, altezza, tempo e … Arte!

“Rifrazioni Rotazioniste si presenta come un’opera elegante e di piacevole lettura. Opera affollata e ricca: oltre all’autore dei quadri troviamo ben dieci artisti tra poetesse e poeti: Anilha Dahriu, Stanislao Donadio, Grazia Dottore, Rosanna Filomena, Gerardo Melchionda, Pasquale Montalto, Antonella Multari, Ferdinando Paternostro, Michele Pochiero ed Antonia Tursi. Ad arricchire l’opera pubblicata da Apollo Edizioni di Bisignano, la prefazione di Aurelio Pace e la postfazione di Giovanni Pistoia. In appendice, come sigillo sull’opera il Manifesto del Rotazionismo.” (Francesco Aronne, Faronotizie – N° 203 – Marzo 2023).

CI VOLEVA IL RULLO


Lavori e lavoretti domestici, fai da te e bricolage: se fatti in clima vacanziero diventano piacevoli incombenze; se devono essere poi realizzati non dentro ma sull’uscio di casa, sono una fantastica occasione di socializzazione.

Le case della Costa si ripopolano d’estate e via Rossi ti si rianima.
La Costa.. si.. Mormanno pur a 840 m ha un Faro, il quartiere Costa e perfino via Marinella.
Se gli oceani si innalzeranno ancora la nostra toponomastica è già aggiornata.

Dicevo dei lavoretti fatti fuori dal portone. Chi passa e, attivando i neuroni specchio, si immedesima in un compito piacevolmente faticoso, si sente in obbligo di salutare (è il minimo) o di fermarsi a fare due chiacchiere.


Ve ne riporto alcune, in ordine sparso.

  • Attento, stai gocciolando (premuroso).
  • La lunghezza del pennello non fa la perizia del pittore (allusivo… ma vale anche al contrario?…).
  • Anch’io sto imbiancando casa… guarda ho ancora i segni della vernice sulle braccia (partecipe).
  • Quando finisci da te vieni anche a risistemare il miei stipiti (opportunista).
  • Mi hanno portato un cesto di zucchine, te ne lascio due (generoso).
  • Hai finito? Lavori anche oggi che è domenica (sindacalista).
  • Vado a mangiare … pasta e fagioli, se vuoi sei mio gradito commesale (ospitale).
  • Quando sei venuto..e quanto resti ? (la frase più pronunciata nella settimana di ferragosto).
  • Mi piace, potresti proseguire con gli stessi colori per i portoni della strada (esperto di decoro urbano)
  • Tu sei il Dott… Ti ho visto in televisione! (multimediale).
  • Bel lavoro ma qui si riconoscono le pennellate. Ci voleva il rullo…(definitivo e… tombale).

LUIGI PATERNOSTRO: una vita di studio, ricerca e condivisione

Prima insegnante dal 1950 al 1969 a Mormanno (CS) e poi Direttore didattico.
Dopo una lunga esperienza calabrese, si trasferisce a Firenze ove opera dal 1975 al 1992 in varie scuole del Quartiere 2: Pilati, Diaz e Giotto.
Funzionario fortemente impegnato e stimato, è stato insignito dal presidente della Repubblica del titolo di Cavaliere Ufficiale al merito.
In quiescenza, ha continuato ad occuparsi soprattutto della sua terra, dedicando al Natio Loco una inesauribile serie di scritti.

MORMANNO FAVOLA DI UNA REALTA’
Tipografia Stella, Firenze (1981)

GLI ALTI BRUZI E IL LORO LINGUAGGIO VOCABOLARIO
Tipografia Stella, Firenze (prima edizione 1985)

IL VOCABOLARIO DIALETTALE DEGLI ALTI BRUZI
IL COSCILE, Castrovillari (seconda edizione 1995)

DIZIONARIO DIALETTALE ETIMOLOGICO MORMANNESE
Edito a cura dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Mormanno. (Terza edizione 2009)

GLI ALTI BRUZI E IL LORO LINGUAGGIO
Dizionario etimologico del dialetto di Mormanno corredato da storia e tradizioni.
PHASAR Firenze. (Quarta edizione 2019)
Consultabile su ARCHIVE.ORG

Quinta edizione (2025)
PHASAR Firenze

MORMANNO UN PAESE…NEL MONDO
IL COSCILE, Castrovillari (prima edizione 1999)
MORMANNO UN PAESE…NEL MONDO
PHASAR Firenze. (Seconda edizione 2007)
Consultabile su ARCHIVE.ORG

UOMINI, TRADIZIONI, VITA E COSTUMI DI MORMANNO
PHASAR Firenze. (Prima edizione 2000)

RICORDI DI VITA MAGISTRALE
PHASAR Firenze. (Prima edizione 2001)
RICORDI DI VITA MAGISTRALE
PHASAR Firenze, (seconda edizione 2019)
Consultabile su ARCHIVE.ORG

NOTABILI ED INTELLETTUALI SUL PONENTE DELLA CALABRIA CITRA
Grafiche Zaccara, Lagonegro 2010

POVERI E RICCHI DEL SETTECENTO MORMANNESE
PHASAR Firenze. (Prima edizione 2015)

LA PLEGGIARIA GRATUITA A FAVORE DEI CITTADINI DI MORMANNO
PHASAR Firenze. (Prima edizione 2015)

PASSEGGIANDO PER IL POLLINO
PHASAR Firenze. (Prima edizione 2015)
Consultabile su ARCHIVE.ORG

MORMANNO ATTRAVERSO I SECOLI
PHASAR Firenze. (Prima edizione 2019)
Il volume contiene quattro testi già editi, riveduti e corretti
a) Poveri e ricchi del ‘700 mormannese
b) La pleggiaria gratuita a favore dei cittadini di Mormanno
c) Uomini di Mormanno
d) Mormanno …un paese nel mondo carrellata su opere e uomini di chiesa Ediz. Phasar Firenze (2019)

RICORDI DI VITA VOLUME 1
PHASAR Firenze. (2019)
Consultabile su ARCHIVE

RICORDI DI VITA VOLUME 2
PHASAR Firenze. (2022)

RICORDI DI VITA VOLUME 3
PHASAR Firenze. (2023)

RICORDI DI VITA VOLUME 4
PHASAR Firenze. (2023)

RICORDI DI VITA VOLUME 5
PHASAR Firenze. (2025)

BOLLE DI SAPONE
Poesie. Con introduzione-presentazione del compianto Amico prof. Luigi Maradei
Inedito 2020

IL CIRCOLO CACCIATORI DI MORMANNO
Più di un secolo di storia del sodalizio
PHASAR Firenze, (2020)

Ritratto del Maestro Fedele Barletta