La voce tenace della memoria: Luigi Paternostro e la forza di un’eredità viva

C’è chi, nella terza o quarta età, si ritira in silenzio e chi, invece, con la stessa determinazione di sempre, continua a seminare cultura, affetti e memoria come se il tempo non potesse fermarlo. Luigi Paternostro, con lucidità e passione che sfidano ogni convenzione anagrafica, ha trascorso l’intero l’ultimo anno a lavorare a due opere che oggi vedono finalmente la luce:
Gli Alti Bruzi e il loro linguaggio. Dizionario etimologico del dialetto di Mormanno e
Ricordi di vita, volume quinto.

Il primo libro è il frutto di una dedizione straordinaria, che ha attraversato l’intera esistenza dell’Autore: quella per il dialetto di Mormanno, il suo paese d’origine, e per il mondo che vi si riflette. Non si tratta di una semplice raccolta di parole, ma di un vero e proprio monumento alla cultura popolare. Il dialetto studiato e custodito da Paternostro è quello in uso in una particolare area geografica a cavallo tra Calabria e Basilicata fino alla fine del Novecento, oggi ormai in disuso, travolto dalla modernità e dall’erosione generazionale. Ma grazie alla sua opera, quel patrimonio sonoro e umano non andrà perduto: resterà lì, inciso in ogni lemma, come una pietra miliare nel variegato paesaggio glottologico del Sud.

Il secondo volume, quinto di una serie iniziata nel 2019, continua il racconto della vita vissuta e osservata con uno sguardo insieme affettuoso e rigoroso. Ricordi di vita è il titolo, ma anche la missione. Perché non si tratta solo di memorie personali: è la memoria collettiva di un Paese, di una comunità aggrappata alla propria identità con ostinazione e orgoglio, nonostante lo spopolamento, le partenze, e il lento, inesorabile passare del tempo. Il tono è sempre lo stesso: sobrio, essenziale, ma profondamente vero. Ogni pagina conserva il calore di una voce narrante che non si è mai spenta, e che anzi si fa più limpida e necessaria proprio ora che tutto sembra destinato a scomparire.

Luigi Paternostro scrive come chi sa che il tempo è un bene prezioso, ma anche come chi non si è mai fermato a fare i conti con l’età. Nei suoi libri, si avverte la tensione di un uomo che ha scelto di essere testimone, e non solo di ciò che ha visto, ma anche di ciò che potrebbe svanire per sempre se non raccontato. I suoi lettori – compaesani, studiosi, semplici appassionati – troveranno in queste ultime due opere non solo un’eredità culturale, ma anche un esempio straordinario di fedeltà, rigore e amore.

In un’epoca in cui la memoria spesso si dissolve nella velocità, Luigi Paternostro ci insegna che la scrittura può ancora essere un atto di resistenza, affetto e verità.


Ricordi di vita (Vol. 5)
EDIZIONI PHASAR, Firenze 2025

Gli Alti Bruzi e il loro linguaggio.
Dizionario etimologico del dialetto di Mormanno corredato da storia e tradizioni 
EDIZIONI PHASAR, Firenze 2025

LUIGI PATERNOSTRO: una vita di studio, ricerca e condivisione
Vita e pubblicazioni (molte liberamente fruibili on line)
PAGINA FACEBOOK

Le tue labbra … (sono il centro del mondo)

Erick Sola, è il nome d’arte di Federico Sola, originario di Mormanno, in provincia di Cosenza.
Artista musicale ispirato, da adolescente inizia a suonare e a cantare; da ragazzo si trasferisce a Bologna per studiare e dedicarsi completamente alla musica.
Cantautore e chitarrista acustico, ha all’attivo diversi album e singoli tra cui Tipo Reggae (2022), Distante (2021), Dammene ancora un po’ (2023), Forse parlo troppo di me e Hangover (entrambi 2024).

C’è Spotify per ascoltarlo…!

Molto introspettivo, racconta di considerare la musica “come un amico” capace di comprenderlo più di molte persone.
Eick preferisce esibirsi in strada, dove il contatto con il pubblico è diretto e autentico: considera le piazze di Bologna il suo vero palco, un luogo dove ogni emozione arriva “cruda” e immediata. La musica per lui è anche una sorta di terapia personale: dopo un periodo difficile, suonare per le persone è stata una forma di guarigione, trasformando l’arte in dialogo e condivisione.
Nei suoi testi si alternano momenti nostalgici, riflessioni sull’identità, l’incertezza del futuro e un’attitudine libera e spontanea. Il suo stile è spesso descritto come “cantautorato indie pop” con influenze rock e atmosfere emotive e sincere.

Qualche mese fa, per la Donna che amo, ho scritto un testo che mi è subito parso adatto a essere trasformato in canzone. Così è stato, grazie alla musica, all’interpretazione e all’arte di Erick !

C’è una linea dolce che
ti disegna il viso,
come un confine che
mi fa sognare, mi invita a sognare.

Le tue labbra morbide,
sono proprio dove il tempo
si ferma a guardare te
Quando sorridi, il mondo tace,

tutto resta attorno a
Quel tuo gesto lieve.
Io mi perdo e mi ritrovo,
come se il cuore trovasse un sentiero


Le tue labbra
sono il centro del mondo,
dove ogni mio pensiero
torna a casa.
Nel loro disegno
il mio rifugio profondo,
Sai, mi basta
un tuo respiro,
e tutto il resto
scompare pian piano.
Le tue labbra sono il centro del mondo,
e io ci vivo, e io ci rimango.


I tuoi occhi sembrano
un cielo sereno
i capelli danzano intorno al tuo viso
mi accenni un sorriso

La tua voce mi sfiora
lievemente l’anima
è un sussurro dolce che accende il destino,
dove mi perdo ma poi mi avvicino.

Le tue labbra
sono il centro del mondo,
dove ogni mio pensiero
torna a casa.
Nel loro disegno
il mio rifugio profondo


Non c'è distanza che possa spostarmi,
non c'è  spazio e tempo che sappia ingannarmi.
È nel tuo sorriso che trovo il mio nome,
E’ nelle tue labbra che trovo il mio cuore.

Le tue labbra…
sono il centro del mondo.
Per come siamo adesso
Dove tutto è canzone, dove trovo me stesso.

RICORDI DI VITA, volume 4

RICORDI DI VITA, 4 di Luigi Paternostro (Edizioni Phasar, Firenze 2024) è un affascinante viaggio attraverso le memorie e le tradizioni, molte delle quali quasi dimenticate, di un piccolo borgo calabro, Mormanno, nel cuore del Parco del Pollino.
Anche questo volume, il quarto della serie, è un vero e proprio tesoro culturale; l’Autore esplora e condivide una vasta gamma di emozioni attraverso liriche e racconti.

La sezione “Bolle di sapone” ci regala un’intima raccolta di poesie divisa in due parti: una dedicata ai canti giovanili e l’altra a riflessioni più mature, dove le illusioni spesso cedono il passo a una visione più realistica della vita. Le poesie, a suo tempo commentate anche dal compianto amico prof. Luigi Maradei, risuonano come un canto nostalgico e profondo, che invita alla riflessione.

La seconda parte del libro, “Racconti e memorie del loco natio,” è una raccolta di storie che affondano le radici nella storia del Paese, ricostruendo, con una narrazione vivida e dettagliata, atmosfere e vicende del passato. Qui l’Autore riesce a catturare l’essenza della vita di comunità, trasmettendo un senso di appartenenza e di continuità culturale.

Non manca un’ulteriore sezione, un’appendice al “Vocabolario dialettale,” che arricchisce l’opera di un elemento linguistico prezioso. Questo glossario, iniziato nel 1985 con “Gli alti bruzi e il loro linguaggio,” rappresenta un tentativo appassionato di preservare il dialetto locale. È un ulteriore approfondimento di una ricerca infinita e accurata per raccogliere e documentare parole che altrimenti rischierebbero di perdersi, elevandole a veri e propri monumenti linguistici. Ogni termine registrato diventa una pietra miliare nella conservazione della memoria e dell’identità del territorio.

Infine, la quarta parte del libro offre sei momenti supplementari che completano la serie “Ricordi di vita magistrale,” consolidando il lavoro dell’autore come un archivio di memorie personali e collettive. Questi momenti sono profondamente legati all’esperienza di Luigi Paternostro come insegnante e poi come direttore didattico. Le memorie raccolte riflettono non solo le sue esperienze personali nell’ambito educativo, ma anche le interazioni con Allievi, Colleghi e la Comunità scolastica. Il risultato è un affresco dettagliato e commovente del suo impegno nel mondo dell’istruzione, che offre uno sguardo intimo e significativo sulla vita scolastica e sulla sua evoluzione nel tempo.

Luigi Paternostro riesce con maestria a trasformare le sue esperienze di vita e le memorie raccolte in un’opera che non è solo un documento storico, ma anche un omaggio sentito e sincero alla sua terra e alla sua gente.

RICORDI DI VITA, 4 è un’opera che tocca il cuore, una celebrazione della cultura e delle tradizioni.
È un libro che va oltre il semplice ricordo, diventando una vera e propria dichiarazione d’amore per una comunità.
Consigliato a chiunque voglia scoprire il valore delle proprie radici e assaporare (o riassaporare) l’importanza della Memoria.


Waist-to-height ratio (WHtR )

La misura raccomandata dall’OMS per la circonferenza del girovita è di un massimo di 80 cm per le donne e 94 cm per gli uomini . Per approfondire il il valore clinico della misurazione della circonferenza vita come marker di rischio di malattia cardiovascolare questo è un articolo estremanente utile.
Chi ha una circonferenza vita superiore a 88 cm (per le donne) o a 102 cm (per gli uomini) viene considerato obeso viscerale con un rischio cardiovascolare elevato.

L’indice di massa corporea (BMI), la circonferenza vita (WC), il rapporto vita-fianchi (WHR) e il rapporto vita-altezza (WHtR) sono diverse misure utilizzate per stimare il contenuto di grasso corporeo.

Il BMI o Indice dui Massa Corporea è facile da eseguire, ma non distingue le masse magre da quelle grasse. Il WC è fortemente correlato al BMI per quanto riguarda la previsione del rischio cardiovascolare e metabolico. L’utilità clinica della misurazione del WHR è diminuita negli ultimi anni a causa della sua più debole associazione con i fattori di rischio cardiovascolare e metabolico rispetto ad altre misure di adiposità clinica. I valori di riferimento universali per BMI, WC e WHR non sono adatti a essere utilizzati in tutto il mondo e ogni parametro dovrebbe essere adattato a livello etnico. Il waist-to-height ratio (WHtR) è l’indicatore di salute che misura la circonferenza della vita divisa per l’altezza di una persona, consentendo di utilizzare un cutoff unificato e dimostrandosi efficace come le misure precedenti, se non di più (Alaa Youssef Ahmed Ahmed Baioumi, Comparing Measures of Obesity: Waist Circumference, Waist-Hip, and Waist-Height Ratios, Ronald Ross Watson 2019).

Attualmente la misura del girovita in rapporto all’altezza viene considerato il metodo più preciso ed efficace nella pratica clinica per identificare le persone a rischio obesità. Secondo il protocollo dell’OMS la circonferenza della vita dovrebbe essere misurata nel punto medio tra l’ultima costa palpabile e la sommità della cresta iliaca, utilizzando un metro a nastro resistente all’allungamento. In pratica, le misure vengono solitamente appena sopra l’ombelico.

Il risultato del rapporto tra circonferenza addominale e altezza non dovrebbe superare 0,52 negli uomini e 0,48 nelle donne.

Un’alterazione del WHtR è fattore di rischio per malattie cardio vascolari, diabete mellito tipo 2, ipertensione arteriosa, steatosi epatica, aterosclerosi e indebolimento del sistema immunitario.

Tra gli altro, questo (www.omnicalculator.com/) è un ottimo sito per il calcolo di numerosissimi parametri antropometrici.
Diffidate dell’incerto “fai-da-te” !

CI VOLEVA IL RULLO


Lavori e lavoretti domestici, fai da te e bricolage: se fatti in clima vacanziero diventano piacevoli incombenze; se devono essere poi realizzati non dentro ma sull’uscio di casa, sono una fantastica occasione di socializzazione.

Le case della Costa si ripopolano d’estate e via Rossi ti si rianima.
La Costa.. si.. Mormanno pur a 840 m ha un Faro, il quartiere Costa e perfino via Marinella.
Se gli oceani si innalzeranno ancora la nostra toponomastica è già aggiornata.

Dicevo dei lavoretti fatti fuori dal portone. Chi passa e, attivando i neuroni specchio, si immedesima in un compito piacevolmente faticoso, si sente in obbligo di salutare (è il minimo) o di fermarsi a fare due chiacchiere.


Ve ne riporto alcune, in ordine sparso.

  • Attento, stai gocciolando (premuroso).
  • La lunghezza del pennello non fa la perizia del pittore (allusivo… ma vale anche al contrario?…).
  • Anch’io sto imbiancando casa… guarda ho ancora i segni della vernice sulle braccia (partecipe).
  • Quando finisci da te vieni anche a risistemare il miei stipiti (opportunista).
  • Mi hanno portato un cesto di zucchine, te ne lascio due (generoso).
  • Hai finito? Lavori anche oggi che è domenica (sindacalista).
  • Vado a mangiare … pasta e fagioli, se vuoi sei mio gradito commesale (ospitale).
  • Quando sei venuto..e quanto resti ? (la frase più pronunciata nella settimana di ferragosto).
  • Mi piace, potresti proseguire con gli stessi colori per i portoni della strada (esperto di decoro urbano)
  • Tu sei il Dott… Ti ho visto in televisione! (multimediale).
  • Bel lavoro ma qui si riconoscono le pennellate. Ci voleva il rullo…(definitivo e… tombale).

LUIGI PATERNOSTRO: una vita di studio, ricerca e condivisione

Prima insegnante dal 1950 al 1969 a Mormanno (CS) e poi Direttore didattico.
Dopo una lunga esperienza calabrese, si trasferisce a Firenze ove opera dal 1975 al 1992 in varie scuole del Quartiere 2: Pilati, Diaz e Giotto.
Funzionario fortemente impegnato e stimato, è stato insignito dal presidente della Repubblica del titolo di Cavaliere Ufficiale al merito.
In quiescenza, ha continuato ad occuparsi soprattutto della sua terra, dedicando al Natio Loco una inesauribile serie di scritti.

MORMANNO FAVOLA DI UNA REALTA’
Tipografia Stella, Firenze (1981)

GLI ALTI BRUZI E IL LORO LINGUAGGIO VOCABOLARIO
Tipografia Stella, Firenze (prima edizione 1985)

IL VOCABOLARIO DIALETTALE DEGLI ALTI BRUZI
IL COSCILE, Castrovillari (seconda edizione 1995)

DIZIONARIO DIALETTALE ETIMOLOGICO MORMANNESE
Edito a cura dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Mormanno. (Terza edizione 2009)

GLI ALTI BRUZI E IL LORO LINGUAGGIO
Dizionario etimologico del dialetto di Mormanno corredato da storia e tradizioni.
PHASAR Firenze. (Quarta edizione 2019)
Consultabile su ARCHIVE.ORG

Quinta edizione (2025)
PHASAR Firenze

MORMANNO UN PAESE…NEL MONDO
IL COSCILE, Castrovillari (prima edizione 1999)
MORMANNO UN PAESE…NEL MONDO
PHASAR Firenze. (Seconda edizione 2007)
Consultabile su ARCHIVE.ORG

UOMINI, TRADIZIONI, VITA E COSTUMI DI MORMANNO
PHASAR Firenze. (Prima edizione 2000)

RICORDI DI VITA MAGISTRALE
PHASAR Firenze. (Prima edizione 2001)
RICORDI DI VITA MAGISTRALE
PHASAR Firenze, (seconda edizione 2019)
Consultabile su ARCHIVE.ORG

NOTABILI ED INTELLETTUALI SUL PONENTE DELLA CALABRIA CITRA
Grafiche Zaccara, Lagonegro 2010

POVERI E RICCHI DEL SETTECENTO MORMANNESE
PHASAR Firenze. (Prima edizione 2015)

LA PLEGGIARIA GRATUITA A FAVORE DEI CITTADINI DI MORMANNO
PHASAR Firenze. (Prima edizione 2015)

PASSEGGIANDO PER IL POLLINO
PHASAR Firenze. (Prima edizione 2015)
Consultabile su ARCHIVE.ORG

MORMANNO ATTRAVERSO I SECOLI
PHASAR Firenze. (Prima edizione 2019)
Il volume contiene quattro testi già editi, riveduti e corretti
a) Poveri e ricchi del ‘700 mormannese
b) La pleggiaria gratuita a favore dei cittadini di Mormanno
c) Uomini di Mormanno
d) Mormanno …un paese nel mondo carrellata su opere e uomini di chiesa Ediz. Phasar Firenze (2019)

RICORDI DI VITA VOLUME 1
PHASAR Firenze. (2019)
Consultabile su ARCHIVE

RICORDI DI VITA VOLUME 2
PHASAR Firenze. (2022)

RICORDI DI VITA VOLUME 3
PHASAR Firenze. (2023)

RICORDI DI VITA VOLUME 4
PHASAR Firenze. (2023)

RICORDI DI VITA VOLUME 5
PHASAR Firenze. (2025)

BOLLE DI SAPONE
Poesie. Con introduzione-presentazione del compianto Amico prof. Luigi Maradei
Inedito 2020

IL CIRCOLO CACCIATORI DI MORMANNO
Più di un secolo di storia del sodalizio
PHASAR Firenze, (2020)

Ritratto del Maestro Fedele Barletta

Ingorgo a Papasidero

Il pullman parte da Mormanno all’alba… i due bar della piazza sono aperti, non ci sono
avventori ma forse non faccio in tempo a prendere un caffè.
Salpiamo in orario, io e l’autista, che conosce a memoria le curve tortuose che da 840 metri sul Poĺllino portano “alla marina”,  dove ho un treno alle 10.00.


Il cartello recita…”non parlare all’autista” ma in realtà è  lui che sbraita al telefono con un collega e parla all’unico, assonnato passeggero.
Fino ad Avena conosco quasi tutto del mio Caronte, amori, reddito, orientamento politico e convinzioni parapandemiche.


Prima di Papasidero incrociamo la vettura di linea che fa il tragitto opposto.. vuota. La strada è stretta e tortuosa e negli unici 20 metri di rettifilo  i due autisti si scambiano saluti e informazioni.
“A Papasidero c’è una Clio nera nella solita strettoia.. a salire ce l’ho fatta, perché la strada è  più  diritta, tu a scendere avrai enormi difficoltà perché esci da una curva”.
Comincio allora a confortare il mio nocchiero e lo carico come prima una gara. Arriviamo in paese e Caronte ci prova convinto e motivato, ma per la legge della impenetrabilità dei corpi le fiancate non passano tra la Clio e la balaustra.


Scendo allora per fare manovra ma è oggettivamente impossibile. L’autista chiama i Cabinieri. “Prima di un’ora non riusciamo ad arrivare”.
Provo, da abitante di città, a suggerire l’intervento di un carro attrezzi ma sono guardato con sufficienza.
Il bar è aperto… faccio colazione intanto.
La signora batte qualcosa sui tasti della cassa ma lo scontrino non esce. Se fossi stato un finanziere in borghese mi  sarei fidato della momentanea empasse dello strumento.


Esco e la situazione è ancora in stallo. Il bus è  indietreggiato in uno slargo per dare transito alle rarissime macchine, l’autista fa una sonora clacsonata che alle 7.00 sveglia mezzo paese. Un ragazzone in canottiera e tatuaggi esce dal bar, qualcuno si affaccia in mutande dai balconi. Ecco di buon passo un giovane carico di valigie e una borsa da cui escono appaiate due scarpe da tennis… bagagli fatti di corsa. Oltrepassa l’ostacolo, ha fretta e fa finta di ignorare il nostro problema. Il canottiere lo blocca chiamandolo per nome “sai di chi è questa Clio ?” e il giovane, categorico, girandosi senza fermarsi “di Giuseppe, il figlio di  XXX.. sicuro al 100 %”
Allora una signora inciabattata e spettinata dal terrazzo del secondo piano dice “ho il suo numero di cellulare” e lo detta al canottiere, che lo chiama, lo sveglia e gli spiega la gravità  del caso… “fai presto, tra poco arrivano  i Carabinieri”.


Per fortuna ho quasi due ore di comporto per il treno e quindi mi gusto la scena e la frescura.
Dopo un quarto d’ora arriva Giuseppe in mutande e con gli occhi di sonno…”non ho preso neanche il caffè”, confida al telefonista, che nel frattempo si congratula col ragazzo delle scarpe il quale a sua volta scende in macchina direzione mare (“bravo… stai a Londra ma ti ricordi a memoria di tutte le auto del paese !”).
Finalmente ripartiamo.
Dopo qualche curva i Carabinieri richiamano l’autista “dalla targa che ci ha dato la vettura risulta intestata a Giuseppe XXX” … ma oramai il caso è stato brillantemente risolto.

Ingorgo a Papasidero

CROMATISMI QUADRITEMPORALI … E ILLUSIONI ANATOMICHE

Prendi un grande Artista figurativo (Rocco Regina) che, dall’incontro con immortale e profondo Poeta (Francesco Maria Tarantino) cambia il suo stile e lo trasforma in un astratto dell’anima.

Prendi la straordinaria intuizione del Nostro che, dipingendo quadrati perfettamente ed emozionalmente quadrisimmetrici, chiede ai suoi estimatori di “cercare, raccontare e raccontarsi qualcosa” in ciascuna delle quattro possibili viste spazio-animo-temporali.

Prendi poi quattro amici (Rosanna Filomena, Gerardo Melchionda, Antonella Multari e chi vi scrive) a cui stimolare una lettura poetica di venti di queste meraviglie pittoriche, assegnando a ciascuno un lato da cui partire e lasciando libera penna e fantasia.

Prendi infine una illuminata casa editrice (Apollo Edizioni) che crede nel progetto e uno straordinario catalizzatore (Francesco Aronne) di intuizioni, meraviglie e sentimenti condivisi che sprona e incoraggia.

Cosi è nato CROMATISMI IN ROTAZIONE di cui vi invito a leggere il lancio su Faronotizie dello stesso Aronne, che è anche l’autore della prefazione.

Ho scritto per i “miei” venti lati ho scritto altrettante “illusioni” anatomiche.

Il Maestro Rocco Regina tra le sue “creature”.

LEGGI ANCHE “RIFRAZIONI ROTAZIONISTE”